in itinere - il caffè dei fotografi (la fotografia dell'uomo; human and streetphotography)

ITHS n° 103

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view post Posted on 18/11/2020, 12:03
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************* Il Contest 103 Punto Zero ***************

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ECCOCI ECCOCI ECCOCI !!! TORNO ANCHE QUESTO MESE A INTRODURRE LA NUOVA EDIZIONE, LA NUMERO 103, DEL NOSTRO INITINERE HOT SHOTS!!! Il CONCORSO mensile di Initinere è come di consueto on line, per l'edizione di NOVEMBRE, per chiedere alle fotografe e ai fotografi del forum di scegliere i migliori scatti postati neL mese di OTTOBRE.


Vi ricordo in sintesi le regole dell'Initinere Hot Shots:


- Da oggi, MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE , e fino a MERCOLEDI' 25 NOVEMBRE, per una settimana, gli Initineranti possono proporre DUE candidature tra le foto - di cui non siano autori - deL mesi precedente, cioè OTTOBRE, scegliendo a loro piacimento nelle sezioni Street Life & Candid, Human Altered Lanscapes, Polittici, e creando qui di seguito un post con le due foto, che dovranno nominare progressivamente con le lettere dell'alfabeto, con titolo, autore e link (mi raccomando il LINK);

- In caso (magari) di un numero di foto selezionate superiore a NOVE, dal 26 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE , tutti potranno votare tre foto, ad eccezione dei propri scatti, assegnando - come prima - alla prima scelta 5 punti, alla seconda 3, alla terza 1. Non è obbligatorio votarne tre. Se le foto saranno NOVE o meno, andranno di diritto nella rosa delle foto vincenti;

- Concluse le votazioni si procederà allo spoglio delle preferenze e verrà allestita una classifica delle 9 più votate che andranno in heavy rotation sulla home page.


Qui di seguitoil REGOLAMENTO COMPLETO

REQUISITI FOTO SELEZIONABILI
. Sezione: Street, Life & Candid, Human Altered Landscape e Polittici.
. Foto postate nel mese precedente al contest in corso.

CHI
. Tutti gli Itineranti possono selezionare al massimo 2 foto da Street, Life & Candid, Human Altered Landscape e Polittici, sono escluse dalla scelta le proprie foto .

COME
. In risposta al Thread d'apertura, con COPIA IMG della foto scelta e numerata X, dove ad X corrisponde la lettera dell'alfabeto sequenziale della foto postate (A, B ...Z, AA, BB ... ZZ), corredata del NOME dell'AUTORE e dal LINK ORIGINARIO. Due FOTO per ogni post.

TEMPO di SELEZIONE
. Una settimana

VOTAZIONE
. Un'altra settimana
. Si possono votare da minimo UNA FOTO a massimo TRE FOTO. Alla prima foto vanno 5 punti, alla seconda foto 3, alla terza foto 1 punto.
. Gli Itineranti che partecipano alla selezione non possono votare, se presente, la propria foto
. Per votare ognuno di noi risponderà inserendo in ordine di preferenza la lettera identificativa della foto. Ognuno può inserire solo una risposta, senza ulteriori commenti.

PROCLAMAZIONE FINALE
. Alla chiusura delle votazioni, RUMBLEBEAT conterà i voti alle NOVE più votate il rolling, a scelta casuale, in home page


Che la luce sia con voi!

KEEP ON... SHOOTING


PER LA COPERTINA di questo Contest di NOVEMBRE voglio raccontarvi di una singolare e geniale macchina fotografica nata e prodotta a cavallo della II guerra mondiale nella nazione allora al vertice della produzione fotografica, la Germania, ovvero la ROBOT, prodotta dal 1934 al 1969 in diversi modelli.

Tutto comincia nel 1930 quando Heinz Kilfitt , orologiaio esperto, decide di progettare una nuova fotocamera compatta con pellicola da 35 mm, utilizzando però un formato 24 × 24 mm (invece del formato 24 × 36 mm, inventato con la Leica che per prima usa a pellicola cinematografica). Il 24 × 24 mm ha diversi vantaggi, tra cui la possibilità di scattare oltre 50 esposizioni con un rullino standard invece di 36. Kodak e Agfa rifiutano il progetto che viene venduto a Hans Berning , che fondato l'azienda Otto Berning. Primo brevetto è la Robot nel 1934, mentre un brevetto statunitense arriva nel 1936.

La caratteristica peculiare di questa macchina "robotizzata", unica e avanzatissima per quei tempi, è il suo caratteristico motore a molla. Queste fotocamere con corpo in acciaio inossidabile grazie alla molla precaricata dalla grossa manopola superiore poteva scattare fino a 4 o 5 fotogrammi al secondo, una raffica possibile solo grazie a un otturatore rotante - sostanzialmente uguale a quello delle cineprese - con velocità da 1 a 1/500 di secondo. La fotocamera all'inizio utilizza cartucce originali "Tipo K", non i rullini standard da 35 mm introdotte nello stesso anno da Kodak per il modello Retina. La fotocamera non dispone di un telemetro, poiché progettata per essere utilizzato principalmente con obiettivi a focale corta (es. 40 mm) con grande profondità di campo. La macchina ha un attacco a vite da 26 mm e ottiche Zeiss.

Il motore a molla sulla piastra superiore fornisce la forza motrice per l'otturatore rotante e l'avanzamento della pellicola, inizialmente caricata nei rullini proprietari, (uno caricato e uno ricevente, che eliminava la necessità di riavvolgerlo, come d'altronde delle macchine con pellicola 120 medio formato) in camera oscura o in una borsa apposita.

Quando si preme il pulsante di scatto, uno schermo anti-luce si solleva e il disco dell'otturatore ruota di un giro completo esponendo la pellicola attraverso il suo settore aperto; quando il pulsante dell'otturatore viene rilasciato, lo schermo paraluce ritorna nella sua posizione dietro la lente, e il motore a molla fa avanzare la pellicola e richiude l'otturatore. Ogni avvolgimento del motore a molla era sufficiente per circa 25 immagini, mezzo rotolo di pellicola. Nella macchina è previsto anche un il filtro giallo-verde interno, che si può inserire secondo necessità per contrastare maggiormente la pellicola bianco e nera.

La Robot viene prodotta in molte versioni diverse, ma è nel 1938 che arriva un vero e proprio nuovo modello, la Robot II. Viene eliminato il filtro giallo-verde interno perché la macchina ha nuovo otturatore rotante più ampio per usare nuovi obiettivi, una forma più arrotondata e moderna, uno speciale flash per scatti a ripetizione, un motore a molla più potente che permette con una sola carica tutti e 50 gli scatti disponibili , opzione disponibile solo decenni dopo nelle moderne reflex o compatte motorizzate. Arriveranno finalmente anche i caricatori standard 35mm.

Di fatto le Robot erano delle "cineprese lente", macchine fotografiche da time laps, perfette per congelare i movimenti degli atleti nelle foto sportive. In tempi più recenti verrà anche adottata dalla polizia tedesca come autovelox nel modello Traffipax collegata a radar, ma anche dalle banche per sistemi di sorveglianza. Tra gli obiettivi standard attacco a vite 26 mm c'erano uno Zeiss Tessar da 30 mm e uno Zeiss Tessar da 37 mm nelle variazioni f / 2.8 e 3.5, uno Zeiss Biotar da 40 mm f / 4, uno Zeiss Sonnar da 75 mm.

Vale la pena di ricordare che la Robot venne "arruolata" dalle forze armate: la macchina fu ampiamente usata dalla Luftwaffe come fotocamera modificata per la valutazione delll'efficacia dei bombardamenti, montata nella coda deglii aerei, tra cui i famigerati bombardieri in picchiata JU87, gli "Stuka". Questo modello era azionato elettricamente e usava rulli di grandi dimensioni, fino a 300 immagini 24 x 24 mm. Molto robusta, resisteva al freddo in quota e alle vibrazioni. I modelli marchiati Luftwaffe sono ovviamente ricercati dai collezionisti. Ne furono prodotte per l'aviazione circa 20 mila. Ma è assodato che anche gli eserciti americano e inglese ne comprarono, dal Portogallo, allora neutrale, dove Hans Berning le esportava, fedele al motto "pecunia non olet". La produzione riprende dopo la guerra e nel 1951 esce la Robot II a Junior, modello più economico. Poi nel 1952 arriva la Robot Star riprogettata ampiamente, con obiettivi a baionetta f3,5 - 30mm, f2,8 - 38, un luminosissimo f1,9 - 40mm e un tele f3,8 - 75mm. Disponibile ora anche nel formato standard 24 x 36. Nel 1964 Berning vende ai francesi e la macchina verrà prodotta fino al 1969.

Una curiosità: la Robot era usata da Vivian Maier, che la portava nei suoi numerosi viaggi all'estero che alternò al lavoro da bambinaia, assieme alla fedele Rolleiflex 6x6 e alle sue Leica o Contax 35mm: la grande fotografa americana di origini francesi usava la piccola Robot come una point and shoot, una compatta veloce da usare, una sorta di taccuino di appunti, che le permetteva di scattare molte più foto su un rullino, risparmiando tempo per la sostituzione. E soldi, vista la "bulimia fotografica" della Maier che le ha fatto accumulare - da fotografa non professionista a tempo pieno - decine e decine di migliaia di negativi

La foto qui sopra - ahimé - è di repertorio, purtroppo non possiedo questa geniale macchinetta tedesca, le cui quotazioni vanno dai 200 euro in sù. Un po' tanto, per me, solo per togliermi uno sfizio. Ma è un gioiellino geniale e poco conosciuto, che ho scoperto proprio leggendo la biografia della Maier.

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Due ritratti di Vivian con la sua Robot, credo una Robot Star II, con motore a molla maggiorato capace di azionare tutti e 50 gli scatti 24x24 del rullino

Buona luce a tutte e tutti !!!

Edited by RUMBLEBEAT - 26/11/2020, 11:46
 
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view post Posted on 20/11/2020, 07:28
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A) giallo di Marisa Pasquali

https://initinere.forumfree.it/?t=77961273

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view post Posted on 20/11/2020, 18:29
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B) Oplà di Rumblebeat
https://initinere.forumfree.it/?t=77976822
CITAZIONE (RUMBLEBEAT @ 12/10/2020, 18:12) 

C) Creativamente di Perozzi
https://initinere.forumfree.it/?t=77965082
CITAZIONE (Perozzi @ 7/10/2020, 10:48) 
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view post Posted on 5/12/2020, 16:20
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