in itinere - il caffè dei fotografi (la fotografia dell'uomo; human and streetphotography)

ITHS n° 110

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view post Posted on 14/9/2021, 11:08
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************* Il Contest 110 Punto Zero ***************

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AMICHE E AMICI INITINERANTI! ECCOCI DI NUOVO QUI DOPO L'ESTATE E LE VACANZE. AVETE SCARICATO LE VOSTRE SD-CARDS? AVETE SCANNERIZZATO I VOSTRI NEGATIVI? E' ARRIVATA LA NUOVA EDIZIONE, LA NUMERO 110, DEL NOSTRO INITINERE HOT SHOTS!!! Il CONCORSO (più o meno) mensile di Initinere è di nuovo on line, per chiedere alle fotografe e ai fotografi del forum di scegliere - eccezionalmente e solo per questa edizione - i migliori scatti postati neL mese di AGOSTO.


Vi ricordo in sintesi le regole dell'Initinere Hot Shots:


- Da oggi, MARTEDì 14 SETTEMBRE, e fino a MARTEDì 21 SETTEMBRE, per una settimana, gli Initineranti possono proporre DUE candidature tra le foto - di cui non siano autori - del mese precedente cioè AGOSTO, scegliendo a loro piacimento nelle sezioni Street Life & Candid, Human Altered Lanscapes, Polittici, e creando qui di seguito un post con le due foto, che dovranno nominare progressivamente con le lettere dell'alfabeto, con titolo, autore e link <b>(mi raccomando il LINK);

[color=yellow]Qui di seguitoil
REGOLAMENTO

REQUISITI FOTO SELEZIONABILI
. Sezione: Street, Life & Candid, Human Altered Landscape e Polittici.
. Foto postate nel mese precedente al contest in corso.

CHI
. Tutti gli Itineranti possono selezionare al massimo 2 foto da Street, Life & Candid, Human Altered Landscape e Polittici, sono escluse dalla scelta le proprie foto .

COME
. In risposta al Thread d'apertura, con COPIA IMG della foto scelta e numerata X, dove ad X corrisponde la lettera dell'alfabeto sequenziale della foto postate (A, B ...Z, AA, BB ... ZZ), corredata del NOME dell'AUTORE e dal LINK ORIGINARIO. Due FOTO per ogni post.
[color=orange]Che la luce sia con voi!

KEEP ON... SHOOTING


PER LA COPERTINA di questo Contest di SETTEMBRE vi presento l'ultima arrivata a casa Rumblebeat, una BESSA - R, marchiata Voigtlander e prodotta dalla giapponese Cosina a partire dal 2000. . Si tratta di una classica macchina a telemetro con obiettivi intercambiabili con attacco a vite L39, il vecchio attacco Leica molto diffuso a cavallo della guerra. E alla Leica è chiaramente ispirata questa curiosa macchina che nasce in controtendenza quando l'industria si stava orientando al digitale. Tutto nasce dalla passione dell'amministratore delegato della Cosina, che in modo davvero singolare decide di produrre una macchina a telemetro di qualità, versatile e maneggevole, a un prezzo umano rispetto alle costosissime Leica. L'attacco permette di montare le ottime lenti Voigtlander prodotte per l'occasione, ma anche tutto il resto: gli economici e dignitosissimi obiettivi sovietici copia degli Zeiss (questa ha un 50mm f 2 Jupiter-8, gli Zeiss originali Leica, gli obiettivi delle Canon a telemetro degli anni '50/'60.

Come spiega bene Nicola Focci nel suo blog, «il nome è tedesco, ma la fabbricazione è giapponese. Infatti la Bessa è prodotta da Cosina, marchio che negli anni ’70 costruiva obiettivi e fotocamere per altri produttori come Konica e Minolta e Yashica (la FX-3 Super 2000 ad esempio). Il presidente di Cosina – un personaggio da romanzo di nome Hirofumi Kobayashi – era ed è un grande appassionato di fotocamere a telemetro. Quando arrivò la rivoluzione digitale, egli decise non già di perseguire questa strada, ma bensì di fabbricare un nuova macchina a pellicola di questo tipo: la Bessa, appunto. Una scommessa che è eufemistico definire “azzardata”: già le telemetro vendevano pochissimo (rispetto alle reflex); e questa piccola nicchia era già dominata dalla Leica, con le sue costosissime fotocamere della serie M, che non avevano in sostanza concorrenti».

«Ma Kobayashi era mosso dalla passione, e spesso la passione vince su tutte le logiche, anche quelle di mercato. Per commercializzare il suo nuovo apparecchio, scelse un nome tedesco: quello di Voigtlander, marchio storico che tra i primi iniziò a produrre fotocamere di largo consumo, ma fallì nel 1982. Cosina acquistò i diritti d’uso sia per i corpi, che per le ottiche; e avviò la produzione di una fotocamera dal rapporto qualità/prezzo molto elevato: nel 1999 nacque così la prima Cosina Voigtländer Bessa, il modello “L”. Si trattava di una fotocamera molto spartana, priva di mirino… e sorta di anticipo al vero bestseller introdotto nel 2000: la “R”, completa di mirino e telemetro».

Nicola Focci conclude: «Finalmente una telemetro accessibile, di buona qualità, e che si poteva acquistare senza espianto di un rene come invece era (ed è) necessario per una Leica M6! Kobayashi diventò il Michelangelo di un vero e proprio “rinascimento telemetrico”: negli anni successivi, e con un ritmo quasi incredibile, i modelli di Bessa seguirono uno dopo l’altro… creando così un successo commerciale che ha dell’incredibile – pur se limitato alla nicchia delle fotocamere a telemetro».

La Bessa R ha il corpo in policarbonato, una resina plastica leggera e robusta e meno costosa di un corpo in metallo, come molte delle ultime reflex analogiche delle ultime generazioni. Dal successivo modello R2 verrà adottato un corpo in metallo e cambierà anche l'attacco (e anche il prezzo), adottando la baionetta Leica.

Questa Bessa R ha un ottimo esposimetro integrato (molte Leica no, solo la M6 credo) e si possono impostare con un selettore le cornici ottiche nel mirino per il 35mm, il 50mm, il 75mm e il 90mm. Punto di forza è l'otturatore, un Copal a tendine metalliche verticali, che permette tempi da 1 secondo fino a 1/2000. Una macchina leggera, versatile, che ha tutto quello che serve e niente di più, una valida alternativa alle blasonatissime Leica ad un prezzo molto inferiore alla telemetro tedesca, ottima ma ormai con quotazioni assurde, da status symbol. Le Bessa non sono state prodotte in numero enorme e sono molto ricercate, disponibili in finitura nera come la mia o con i classici colori nero e metallo. Non è in assoluto comunque una macchina economica, le quotazioni su ebay vanno da circa 500 euro in sù, più un 30% di dazi vari. E parliamo di una macchina che ha più di vent'anni. Io ho trovato un'occasione (e comunque ogni tanto nella vita bisogna togliersi uno sfizietto, no?). La sto sperimentando, non so se riesco a riciclare un 35mm sovietico che ho già, che si avvita, ma interferisce - temo - con la cellula dell'esposimetro forse ha problemi a mettere a fuoco all'infinito. Vedremo se dovrò cercare un altro 35mm, sigh! Vi farò vedere qualcosa prossimamente.


buona luce a tutte e tutti !!!

Edited by RUMBLEBEAT - 16/10/2021, 22:52
 
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view post Posted on 15/9/2021, 10:46
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