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MARCO DELOGU "LA MEMORIA DEL DOLORE. UN PROGETTO DI RINASCITA", A Roma fino al 13 giugno 2021 - Museo delle Terme di Diocleziano - via Enrico De Nicola

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view post Posted on 24/5/2021, 20:28
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MARCO DELOGU. "DALLA MEMORIA DEL DOLORE LA RINASCITA"
Il carcere dell'isola di Santo Stefano alla vigilia del restauro

A Roma fino al 13 giugno 2021 - Museo delle Terme di Diocleziano - via Enrico De Nicola

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foto di Marco Delogu

Il penitenziario edificato dai Borboni nel 1795 sull'isolotto di Santo Stefano, prospiciente l'isola pontina di Ventotene, dopo 170 anni di uso (è stato chiuso nel 1965) è stato abbandonato per oltre 50 anni. Finalmente, grazie a un finanziamento europeo di 70 milioni, questo edificio carico di storia sarà completamente restaurato.

Questa mostra vuole documentarne lo stato a futura memoria, e trasmettere il dolore e la sofferenza di chi ci è vissuto e morto - criminali ma anche patrioti del Risorgimento come Luigi Settembrini e Silvio Spaventa e antifascisti come il presidente Sandro Pertini e il costituente Umberto Terracini - in vista del recupero e rilancio che vedrà questo gioiello dell'architettura penitenziaria diventare entro il 2025 – secondo l'ambizioso progetto di recupero avviato dal Governo da meno di un anno – il "Campus d'Europa", un centro studi aperto ai giovani, in sintonia con la vocazione europeista della vicina isola madre, Ventotene, dove gli antifascisti al confino Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni scrissero profeticamente nel 1941 il Manifesto di Ventotene, fondamento del pensiero europeista moderno.

L'esposizione è curata dal fotografo Marco Delogu – già direttore dell'Istituto italiano di cultura di Londra – che affianca ai suoi scatti panoramici drammatici e intensi - in un bianco e nero cupo e contrastato - quelli a colori di altri due fotografi, la napoletana Raffaela Mariniello e il giovane ivoriano Mohamed Keita, un ex profugo che … ha conosciuto il carcere, sia in Libia che a Malta: giunto in Italia come "minore non accompagnato", Keita oggi è impegnato in Mali in una scuola di fotografia a Bamako per i ragazzi di strada. La sensibilità di tre diversi fotografi racconta ora lo stato di un luogo segnato dal dolore della sua passata funzione penale e dall'attuale degrado dell'abbandono. Un "fermo immagine" in tanti fotogrammi, scattato all'inizio di un complesso percorso di restauro e rinascita per questo singolare edificio.

Costruito a ferro di cavallo come un teatro, il penitenziario di Santo Stefano ha le celle al posto dei palchi per un controllo visivo immediato e continuo dalla garitta al centro della "platea". Un carcere pan-opticon, appunto. Esposte anche le testimonianze scritte di otto galeotti famosi, da Settembini a Pertini, passando per il regicida Gaetano Bresci, l'anarchico ufficialmente morto suicida, più probabilmente pestato a morte dai secondini. C'è anche un video - in proiezione continua - del regista Salvatore Braca, che spiega il progetto di recupero con spettacolari riprese aeree e testimonianze degli anziani isolani.

Ho avuto la fortuna di parlare con Marco Delogu, che mi ha spiegato di avere usato per questo progetto una particolare macchina fotografica analogica, la Hasselblad Xpan, una 35mm a telemetro che la prestigiosa casa svedese commissionò alla Fuji e venne prodotta dal 1998 al 2006. La Xpan è in grado di scattare fotogrammi 25x65 su normale pellicola. Una macchina unica nel suo genere, usata anche da Josef Koudelka per la mostra Radici (recensita in questa stessa pagina). Delogu, già da direttore del Festival della fotografia di Roma, ha curato per 15 anni il progetto Commissione Roma che ha dato carta bianca a 15 grandi fotografi, a cominciare da Josef Koudelka appunto (che nel 2008 inizio a ritrarre le rovine romane parte della mostra Radinci ) a Martin Parr a Olivo Barbieri e Gabriele Basilico e altri ancora chiedendo loro di ritrarre Roma in assoluta libertà.

Una mostra che vi consiglio - l'ingresso va prenotato online causa pandemia - per la qualità delle foto, per la storia del luogo, per lo spettacolare spazio espositivo costituito dalle stupende strutture della Terme di Diocleziano.

Buona luce e buona vita!


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foto di Marco Delogu


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foto di Marco Delogu


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foto di Marco Delogu


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foto di Marco Delogu


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foto di Raffaela Mariniello


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foto di Raffaela Mariniello


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foto di Raffaela Mariniello


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foto di Raffaela Mariniello


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foto di Mohamed Keita


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foto di Mohamed Keita


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foto di Mohamed Keita


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foto di Mohamed Keita


Edited by RUMBLEBEAT - 25/5/2021, 00:47

Tags:
a Roma,
CULTURA FOTOGRAFICA,
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