|
| Da www.exibart.com
exibDVD Fotografia Italiana La prima serie di documentari dedicati ai grandi fotografi italiani
I film documentari di Luca Molducci, Giampiero D'Angeli e Alice Maxia puntano l'obiettivo sui grandi maestri della fotografia e mettono a fuoco intenzioni, sperimentazioni, strutture e linguaggi... pubblicato venerdì 9 settembre 2011 I documentari su Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin sono accomunati da alcune sequenze in cui i due fotografi, insieme, visitano un cantiere ai margini di una periferia. Ne esplorano risorse e angoli visuali, geometrie e suggestioni. Riflessioni sul paesaggio urbano, intrecciate a considerazioni su colore e punti di vista, si ritrovano nell'intervista a Franco Fontana. Tradizione e costume, sperimentazione e legami con arte e letteratura sono i grandi nodi tematici intorno ai quali ruotano le considerazioni sul valore della fotografia nei film dedicati a Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna. Nei primi cinque documentari della serie Fotografia Italiana, prodotta da Giart – Visioni d'Arte con il patrocinio della Cineteca di Bologna, abbiamo, oltre alla possibilità di approfondire l'opera dei più importanti maestri della fotografia, l'occasione di intraprendere un viaggio all'interno delle questioni seminali dell'arte del Novecento: sperimentazione e ricerca formale, vocazioni documentaristiche, questioni sociali e notazioni antropologiche, interazioni tra arte figurativa e letteratura. Il produttore Luca Molducci, il regista Giampiero D'Angeli e l'autrice Alice Maxia hanno saputo ripercorrere cronologicamente il lavoro degli artisti e, allo stesso tempo, gettare luce su intenzioni pretestuali e su operazioni di postproduzione e mostrare ogni fotografo al lavoro e alle prese con il proprio archivio e con la propria memoria. Di notevole interesse, per ogni intervento, sono le particolari definizioni che ogni artista sa dare della propria arte e, in generale, del mestiere del fotografo. Ferdinando Scianna, facendo riferimento a tradizione e fonti letterarie, definisce la fotografia come un'arte che "ammazza i vivi e risuscita i morti” e il fotografo come un artista che vive completamente immerso nel presente e perfettamente conscio, tuttavia, di costruire memoria. La luce, destino e maledizione di quest'arte, sta alla base di ogni operazione. La fotografia, quindi, in quanto scrittura di luce, nasce dall'irrevocabilità di un istante e trova perfetta collocazione, nel libro e nella raccolta, come racconto di dignità letteraria.
Per Mimmo Jodice, il primo docente italiano di fotografia in Accademie, l'arte fotografica nasce da una volontà di azzeramento della quotidianità. In questo senso, si tratta di un modo di e...Read the whole post... |
|