interessantissimo Herzog.
concordo assolutamente col Marc'Almi e l'ho già detto qui qualche volta. quando nelle nostre foto di strada appaiono automobili spesso diciamo: peccato quell'auto, quanto disturbano le macchine parcheggiate etc etc etc.

però poi sbaviamo, io per primo, quando vediamo questi scatti americani con le cadillac, le buick, le oldsmobile. lo stesso per le foto cubane con le vecchie carrette americane.

io nei primi anni '90 a Berlino, Praga e Budapest andavo a caccia delle Trabant a due tempi con portiere in masonite (giuro!) perché facevano tanto perestrojka e glasnost. e vogliamo parlare degli scatti vintage di Bobo? quella motoretta a piazza di Spagna, il 124 coupé in Puglia...

Forse le Punto e le Clio milanesi di Panka, che a me detto con amicizia e sincerità non mi dicono nulla, tra 30 anni saranno bellissime.

O forse ha ragione Bobo. l'appiattimento globale ha ammazzato anche quello che invecchiando poteva migliorare.

Questa mia la conoscete tutti, credo, un'Ektachrome del 1986 su un'isola delle Cicladi in Grecia. Se fosse stata una Panda non valeva un fico secco. O no?


Fuoriserie di rumblebeat, su Flickr

non credo sia solo un fattore di mood americano o di anni '50, che senz'altro c'è.
ma anche dopo o in altre nazioni (ho appena visto scatti storici di kiev, per tutt'altro motivo).

io credo che la differenza da allora ad oggi sia un mondo a misura d'uomo che a partire dalla fine degli anni '80 è andato sempre più scomparendo.
con l'omologazione di gusti, mode, oggetti, forme, colori... tutto simile ed appiattito (dalle trasmissioni televisive alle automobili, dai colori dei vestiti ormai tutti neri e scuri, ai quotidiani identici, con persino le stesse foto in prima pagina)

di allora si apprezza un mondo costruito da uomini che mostravano (dalle insegne dei negozi al proprio modo di vivere) una 'unicità' del se, che insieme colorava la vita di diversità affascinanti e di novità e scoperte ad ogni angolo di strada

Mhmm... Continuo a rifletterci...

Comunque, sia chiaro, avvessi la possibilità le stamperei e le appenderei in casa per quanto mi piacciono!

per me erano belle già allora ... segui il link ai pittori .. sono quadri a partire dagli anni 60'! e già avevano valore allora.

Quindi confermi che per noi, parte del loro fascino è sicuramente il fatto che siano state fatte là!
E secondo me c'è anche la componente anni '50...

Allora diciamo così, se tornassimo nello stesso posto, e le replicassimo pari pari, sarebbero belle uguali oggi o tra 30 anni?

... non penso .. è che dovresti risolvere il problema legato al mood americano, alla visone americana sul mondo, che pervade queste fotografie.

... dovresti farle regalandogli un mood italiano ... qua è il difficile. .. ogni tanto ci provo .. con scarso successo ancora.

Trovo siano splendide e fonte di grande ispirazione.
Me lo andrò a studiare per benino...

Mi chiedo, però, quando questo mio trovarle splendide sia legato al fatto che sono foto di un tempo passato o perchè lo sono per davvero.
Non mi riferisco a tutte eh, alcune sono oggettivamente belle anche senza tempo.

Prendiamo l'ultima foto o la "ottultima" (l'ottava dal basso), per esempio, se domani andassi in c.so buenos aires e la replicassi pari pari, non verrebbero giudicate "deboli"?
Cosa ne pensate?

FRED HERZOG, 1930 Stoccarda, Germania



Sito

Fred Herzog, fotografo nato in Germania nel 1930, emigrato in Canada a Vancouver nel 1952, citta nella quale la passione per la fotografia diviene professione. Si specializza, infatti, in fotografia medica.

Il suo lavoro sulla strada si focalizza principalmente sulla classe media e nella relazione che questa ha con la città. Forse, per primo, lavora principalmente con la diapositiva a colori e non col BN.

Le sue fotografie sono pittoriche, sembra un Edward Hopper fotografo e vive sulla stessa lunghezza d'onda del movimento pittorico, a lui quasi coevo, il Photorealismo.
Una occhiata ai lavori di artisti quali: Richard Estes, John Salt, Robert Bechtle, Ralph Goings, conferma il profondo intreccio tra il linguaggio pittorico e fotografico, che ha dato il via ad uno sguardo nuovo ed americano sul mondo.

P.S.
Solo uno egli esempi che intreccia il linguaggio pittorico e fotografico, dai vedutisti veneziani ad oggi.

Alcune immagini: