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| luigi zezza | Posted: 2/2/2012, 12:02 ho avuto la fortuna di vedere una sua bellissima mostra, sono rimasto senza parole... |
| bobo3361 | Posted: 1/2/2012, 19:23 CITAZIONE William Eugene Smith nato a Wichita, Kansas il 30 dicembre 1918 è stato un grande fotografo documentarista statunitense. Cominciò a fotografare giovanissimo, e si fece le ossa collaborando con il giornale della sua cittadina; nel 1936, fu ammesso alla Notre Dame University che tuttavia lasciò poco dopo per collaborare con il settimanale Newsweek, da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5. Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life, con cui inizia una collaborazione che lo porterà, nel corso degli anni successivi, a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifico: alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondiale, e dimostrarono la capacità di Smith di raccontare la storia in fotografia. Nel 1945 venne ferito al volto dall'esplosione di una granata: nei due anni successivi fu costretto a dolorosi interventi e ad una lunga riabilitazione, in un periodo in cui si domandò più volte se avrebbe mai ripreso a fotografare. La fotografia "A walk to Paradise Garden" fu la prima realizzata dopo la malattia, e simboleggiò perfettamente la rinascita dell'autore unita alla speranza del mondo dopo il termine del secondo conflitto mondiale. Negli anni successivi Smith torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage più celebri pubblicati dalla rivista americana: su tutti "Spanish Village", in cui è raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo, e "Country Doctor", narrazione fotografica dell'attività di un medico generico nella campagna americana. Il rapporto con Life finì per deteriorarsi, e con esso - più in generale - crollò la fiducia di Smith verso il sistema dell'informazione americano. Nonostante questo, nel 1971 realizzò uno dei suoi reportage più riusciti, "Minamata", in cui fotografò i tragici effetti dell'inquinamento da mercurio in Giappone. Grazie all'interessamento di Ansel Adams, ottenne nel 1976 una cattedra all'Università dell'Arizona, ma una grave forma di diabete lo portò prima al coma e successivamente alla morte, che lo colse nel 1978. (da wikipedia) Smith, per me, è uno dei più grandi fotografi in assoluto, con una capacità di raccontare ancora superiore a HCB e Chim Seymour, e come reporter di guerra superiore a Bob Capa. Le sue foto sono non appartengono a nessun genere, se non a quello dell’umanità. Non è un documentarista, nemmeno fa reportage o streetphotography, ma tutto insieme, con una capacità della costruzione formale aldilà del normale. Il suo bianco e nero fa esplodere i contenuti e con anche una sola immagine racconta tutta la disperazione o la speranza dei suoi soggetti; è, a mio parere, uno dei pochissimi che di uno scatto fa un’icona. Dai marines nel pacifico, alla vita intensa del medico di campagna sino alla ‘pietà’ moderna della foto di minamata. Qui un’ampia biografia: www.photo-seminars.com/Fame/eugesmith.htm I links della Magnum: I marines il medico di campagna minamata disease (per il cui reportage scandalizzando i vip utilizzò Minolta) i VIDEO nella ns. sezione (interessantissimi i primi 9, che sono una sorta di film biografico, dove l'attività di camera oscura è ancora più ripresa e descritta che in Blow-up)       |