MORTO A PADOVA GIOVANNI UMICINI
Scomparso a 84 anni un pioniere della street photography © Giovanni UmiciniÈ scomparso a 89 anni a Padova, dove risiedeva dal 1954, il fotografo fiorentino Giovanni Umicini, uno dei pionieri in Italia del filone della street photography, che con i suoi scatti di strade e luoghi cittadini ha fornito un quadro preciso e dettagliato di carattere antropologico di Padova, ma non solo. Nell'opera di Umicini c'è una capacità straordinaria di entrare nelle situazioni quotidiane e di coglierne l'essenza vitale, unita alla forza dell'intensità emotiva ed espressiva con cui, ad esempio, ha rappresentato la città di Padova e i suoi simboli, la Basilica del Santo, Prato della Valle, il Caffè Pedrocchi e la zona centrale delle piazze, con i vicoli e il ghetto. Soprattutto negli anni Cinquanta le sue foto in bianco e nero raccontarono momenti di vita di diverse città italiane, attraverso la profondità degli sguardi che si affacciavano su di una realtà che doveva risollevarsi dalle drammatiche vicende della seconda guerra mondiale.
Nato a Firenze nel 1931, Umicini inizia a fotografare nel 1946. Nel 1950 si trasferisce a Viareggio dove, nel laboratorio del fotografo Bartolini, inizia a trattare le pellicole invertibili Ansco. Assieme a Paul Karg è tra i primi a stampare le diapositive direttamente su Anscochrome Printon. Nel 1957 il mensile americano "Modern Photography" pubblica una serie di sue fotografie. L'anno dopo inizia a collaborare con i laboratori di ricerca della Eastman Kodak di Rochester e Harrow. Nel 1959 assume la dirigenza tecnica …
del laboratorio Kodacolor di Padova. Agli inizi degli anni Sessanta Umicini inizia la libera professione come fotografo pubblicitario e industriale e il suo studio diventa luogo di formazione per alcuni giovani che diventeranno affermati fotografi; in quel periodo conosce e collabora con Emilio Vedova e Hans Hartung. Nel 1969 la rivista "Popular Photography" dedica un
articolo al gruppo fotografico "Cobra Image" di cui Giovanni Umicini fa parte con Giampiero Bertazzi e Lorenzo Trento. Nel 1978 diventa membro della Society of Motion Picture and Television Engineers. Nel 1979 è direttore di fotografia e cameraman nei film "Anna e la mosca" di Sirio Luginbuhl, "Il piccolo Arthur" di Maurizio Targhetta e "I vagabondi" di Carlo Mazzacurati. Nel 1997 entra a far parte del gruppo fotografico Mignon. Ha esposto oltre che a Padova e in Italia anche a New York e Berlino.
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