in itinere - il caffè dei fotografi (la fotografia dell'uomo; human and streetphotography)

Nadav Kander - The Yangtze River

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panka74
view post Posted on 25/10/2012, 13:31 by: panka74




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Nadav Kander
- Sito

Nato a Tel-Aviv nel 1961, figlio di un pilota della Elal. Cresciuto, dal 1963 in Sud Africa, luogo in cui il padre, dopo la perdita della vista da un occhio e la conseguente perdita del lavoro, decide di trasferirsi con la famiglia per cominciare una nuova vita.
A 13 anni riceve in regalo una pentax e da allora continua a fotografare. Le sue fotografie hanno da sempre goduto di un'aurea di tranquillita. A 17 anni, dopo un incidente in motocicletta, la passione per la fotografia prende il sopravvento e durante il servizio militare obbligatorio nell'esercito sudafricano passa due anni in camera oscura a stampare fotografie.
Nel 1982 lascia il Sud Africa per gli USA prima e l'Europa poi ... nel 1985 tona in Sud Africa, dove conosce la sua attuale moglie. Vivono insieme dal 1986 a Londra.

Consiglio di leggersi la sua bereve autobiografia introduttiva sul suo sito. Ricca di dettagli e di ricordi, caldi. Un po come la sua fotografia

E' un fotografo di successo, famoso per i ritratti di personaggi famosi dello sport (Eric Cantona) e della politica (Mr. President Obama), servizi pubblicitari per grandi aziende, pubblicazioni editoriali.
Un fotografo.


Kander ed il suo approccio alla fotografia ed al ritratto

Alcune frasi:
"non passo molto tempo con la persona da ritrarre prima di iniziare il lavoro"
"quando li incontro o sono già seduti o sono in piedi davanti la fotocamera, inizio da li"
"Io scelgo spesso una tipo di luce che penso sia appropriato per come io volgio la persona da ritrarre, ma molto spesso sbaglio"
"Molto spesso quello che io penso fosse giusto, non lo è. Cosi ci ripenso su ed è allora che le cose si fanno interessanti"

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Yangtze: The Long River


Nadav Kander: "Yangtze — The Long River" from Jim Casper on Vimeo.


Kander sul suo progetto: Yangtze: The Long River

Un lavoro nel quale, della sua formazione di fotografo editoriale utilizza la tecnica fotografica, ma il linguaggio espresso è quello del sociologo. (condivido alcune domande .. ma le risposte ognuno se le dia da se :D)

Il Libro

Traduzione da un suo articolo su LensColture:

Lo Yangtze River, che è il soggetto attorno al quale si sviluppa il lavoro, è una importante arteria che fluisce per 6500km attraverso la China, dall'estremo occidentale del paese, nella provincia dello Qinghai. fino a Shanghai. Il fiume è parte integrante della cultura Cinese, anche di chi vive a migliaia di km di distanza.
Vivono piu persone sulle sue rive che negli Stati Uniti d'America. Una persona ogni diciotto sul pianeta vive attorno a questo fiume.

Usando il fiume come una metafora per il costante cambiamento, io ho fotografato il paesaggio e le persone lungo le sue sponde dalla sorgente alle foce.

Nota importante è che ho lavorato intuitivamente, cercando di non essere influenzato da ciò che gia conoscevo del paese, volevo reagire a ciò che trovavo e sentivo e volevo cercare quella iconografia che mi permettesse di inquadrare viste che rendessero quelle immagini "uniche" per me.

Dopo differenti viaggi in diverse parti del fiume, divenne chiaro che le sensazioni alla quali io stavo reagendo e il come io mi sentissi mentre ero in Cina stavano permeando le mie fotografie. Forma ed inquietudine, una nazione che sente di essere, al contempo, all'inizio di una nuova era ed in contraddizione con se stessa.
La Cina è una nazione che sembra stia tagliando le proprie radici, distruggendo il proprio passato, nell'improviso risveglio del suo muoversi con forza travolgente ad un ritmo cosi incredibile ed innaturale verso il progresso.

Io mi sentivo completamente tagliato fuori da ciò, un outsider ed ho spiegato questo "compiendo un passo indietro", mostrando gli esseri umani cosi piccoli rispetto all'intorno. L'uomo comune ha poco da dire nella crescita cinese ed è la "piccolezza" degli individui a cui alludo con questo lavoro.

Io sento che ci sono molte similitudini, in Cina, con gli emigranti del XX secolo che avevano svuotato le proprie barche sul suolo americano, un nuovo inizio senza radici.

Io ho scelto di lavorare in Cina perchè volevo cercare di scoprire come una nazione con un passato recente cosi turbolento possa portarese stessa a giocare un ruolo cosi importante su scala globale, come è ovvicio che farà.

Sebbene no è mai stato mio interesse compiere una fotografia di tipo documentaristico, il contenuto sociologico di questo progetto è molto importante e sempre presente. La concentrazione di 3 miglioni di persone lungo la linea di 600km data dal fiume e gli effetti sulla popolazione quando una nazione si muove, a questo passo, verso il futuro sono temi che inevitabilmente sono presenti nel lavoro.

Un mio amico cinese, che ho conosciuto mentre lavoravo al progetto, chiedeva ciò che molti cinesi si stanno chiedendo:"Perchè dobbiamo distruggere per svilupparci?". Egli spiegava che molti di noi in Inghilterra potevano rivisitare i luoghi nei quali erano cresciuti e che li avrebbero ritrovati piu o meno uguali, che ci avrebbero ricordato i propri familiari e la propria educazione. In Cina questo è virtualmente impossibile, la portata dello sviluppo ha lasciato molti luoghi irriconoscibili.
"nulla è piu come prima. Non possiamo vedre da dove veniamo perchè quei luoghi non esistono piu"

La Cina sta progredendo rapidamente e per questo sento che rispecchi motle delle cattive abitudini occidentali. Il paesaggio sia economico che visivo cambia giornalmente. Queste fotografie non portranno mai essere fatte ancora.

— Nadav Kander

Fotografie.
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